LA FILOSOFIA NICOSIA
” B.I.Q.”
Biodiversità – Innovazione – QUALITA’
L’amore per la Sicilia e la sua antica tradizione vitivinicola; i valori di una famiglia la cui storia s’intreccia, da più di un secolo, con quella del vino siciliano; la valorizzazione delle più pregiate varietà autoctone e internazionali coltivate nell’Isola e la costante ricerca di standard qualitativi sempre più elevati, in vigna e in cantina. Sono queste le ragioni che spiegano il successo dei Nicosia, capace di rappresentare la grande varietà e la ricchezza della moderna enologia siciliana. Per molto tempo l’attività principale dei Nicosia è stata quella di veri e propri “talent scout” scopritori di vini siciliani meritevoli di essere promossi e commercializzati con una particolare predilezione già allora per i vitigni autoctoni etnei come il Nerello Mascalese base del volitivo Etna Rosso cui viene riconosciuta, dal 1968 la Denominazione di Origine Controllata.
Nel 1898 il bisnonno dell’attuale proprietario Carmelo, Francesco Nicosia, apriva la prima bottega di vino a Trecastagni, un paesino sul versante sud orientale del vulcano da cui partivano le botti di vino dell’Etna. Già a quei tempi, era molto apprezzato sui mercati europei, tanto da essere utilizzato come prodotto da taglio per i rinomati vini francesi, ai quali conferiva la sua grande mineralità e la sua “vulcanica” personalità. Oggi a più di un secolo di distanza Carmelo Nicosia e i suoi figli Francesco e Graziano guidano un’azienda che produce più di 2 milioni di bottiglie all’anno con la passione di sempre nel pieno rispetto del territorio e delle sue tradizioni ma con una naturale propensione all’innovazione.
Ne è emblema la nuova cantina di Trecastagni ben 2.500 metri quadri che rappresenta una reinterpretazione in chiave moderna dei vecchi palmenti etnei. A poca distanza, ai piedi di un conetto vulcanico spento ecco il più suggestivo tra i terreni di proprietà dell’azienda un tipico vigneto etneo con i caratteristici terrazzamenti e i muretti a secco in pietra lavica prevalentemente impiantato a Nerello Mascalese e Carricante per la produzione di Etna Rosso ed Etna Bianco Doc. Nel futuro di Nicosia c’è infatti l’avvio della produzione di altri “vini di Contrada“, ottenuti da vigne storiche di proprietà e di recente acquisizione, nei Comuni di Zafferana Etnea, Santa Venerina e Linguaglossa. Etichette che andranno a consolidare una produzione già ricca di sfaccettature e sfumature.
L’altro fiore all’occhiello della produzione di Cantine Nicosia, il Cerasuolo di Vittoria Docg provenienti da un ampio vigneto situato nella Sicilia sudorientale in un territorio particolarmente vocato nella coltivazione di Nero d’Avola e Frappato. La ricerca di elevati livelli qualitativi mediante una cura scrupolosa dell’intera filiera produttiva e un ottimo rapporto qualità-prezzo sono le caratteristiche principali dei prodotti di Cantine Nicosia tra i quali spiccano i vini a base di vitigni autoctoni e i liquorosi della linea Fondo Filara una selezione esclusiva di vini siciliani di grande complessità ed eleganza destinata a ristoranti enoteche e wine-bar. ” Cantine Nicosia è anche ospitalità: la sua offerta enoturistica prevede visite in cantina, degustazioni dei vini dell’azienda e di prodotti tipici siciliani, tour guidati alla vigna di Monte Gorna, vincitrice del premio come miglior vigneto a spalliera dell’Etna.
Carmelo Nicosia e Grazia Campione
A parlare dell’Etna, dei vigneti vulcanici di montagna in quanto a quote tra i 680 e i 750 metri, assolati di giorno, freschi di notte, a spalliera in genere in terrazze limitati da muretti a secco in pietra lavica. Vigneti condotti tutti in biologico. Le varietà quelle locali: per metà Nerello Mascalese e Cappuccio nella classica suddivisione di 80 e 20% e per l’altra metà Carricante 70% e Catarratto 30%.
A questi si aggiungono parecchi ettari in affitto e in convenzione quinquennale dove i proprietari sono seguiti e guidati dai tecnici dell’azienda. L’equipe guidata da Carmelo è formata dai figli Francesco che si occupa principalmente della produzione e Graziano di commercializzazione e marketing, direttore commerciale Antonio Caruso, agronomo Alessandro Lo Genco, enologa Maria Carella.
Sul Monte Gorna a Trecastagni
Le terrazze di pietre laviche che sono patrimonio Unesco delimitano e trattengono i filari. Ovviamente, con questa disposizione i costi di produzione sono molto elevati: nelle terrazze si può lavorare solo con la zappa. Possiamo parlare di viticoltura eroica, come per la Mosella e per le Cinque Terre. Ci vogliono anche due anni per riscostruire i muretti e poi altri due anni per sistemare i dettagli. Insomma, condizioni estreme. Anche per facilitare il lavoro abbiamo preferito utilizzare il cordone speronato, anche se abbiamo alcuni tradizionali alberelli dimostrativi. Non ci sono impianti di irrigazione. Le terrazze da tre filari hanno resa bassissima. Sotto il vigneto di Monte Gorna c’è anche una sala degustazione.
Accanto, un vecchio Palmento con due vasche. Qui tra la ‘pista’ e le ‘quartare’ si faceva un tempo il vino, come se fosse una festa. In questa parte della Sicilia, la vendemmia è stata fino ai tempi recenti una festa. La gente portava perfino il pane condito per festeggiare l’arrivo dell’uva che veniva pestata con i piedi nelle grandi vasche. Per molto tempo, questo approccio familiare alla vendemmia ha resistito, mentre nella Sicilia occidentale la cultura del vino faceva passi da gigante. I trapanesi e i palermitani erano certamente più preparati: la vendemmia e la lavorazione del vino erano più avanzate. Non è un caso, pertanto, se l’agronomo Alessandro Lo Genco, appunto e l’enologa Maria Carella dell’azienda Nicosia siano originari di Palermo.
Monte Gorna
Il lavoro in cantina. In azienda c’è la cantina di Trecastagni. “Qui la tradizione dice con orgoglio Graziano Nicosia si sposa con la più avanzata tecnologia. Continua Graziano Nicosia: “Il laboratorio di analisi interno fa il 90% dei controlli.In tutto sono 4 mila metri quadri coperti, su una superficie totale di 27mila metri quadri, tra l’ampia area di vinificazione, il laboratorio di analisi, la moderna linea d’imbottigliamento e la barricaia sotterranea”. “Abbiamo due presse pneumatiche continua per la macerazione a freddo per i bianchi. Proprio sui bianchi abbiamo fatto un lavoro particolare: anche se non possiamo scriverlo per motivi di legge, abbiamo realizzato un Etna bianco riserva con quattro anni di affinamento in cantina per dimostrare che anche i bianchi possono essere longevi”.
Possiamo imbottigliare 6mila bottiglie all’ora, ma di norma sono 4mila. La nostra cantina svolge un lavoro anche per conto terzi. Per noi non è soltanto un business, ma anche una occasione di ricerca e confronto, importante per la crescita dell’azienda. Ma i progetti non si fermano qui. “C’è un progetto di fare la cantina anche a Vittoria, zona del Cerasuolo promette Graziano. Per adesso trasportiamo tutta l’uva fin qui. Anche a Vittoria la nostra produzione è biologica, ma non possiamo dichiararlo in etichetta perché l’uva andrebbe vinificata là”. Intanto, negli ultimi anni, l’azienda ha ottenuto diverse certificazioni internazionali: dalla BRC Food & Beverage alla International Food Standard (IFS). Di recente ha conseguito pure la certificazione ‘etica’ internazionale rilasciata da SEDEX (Supplier Ethical Data Exchange), organizzazione mondiale no-profit dedita alla promozione dei principi etici nei rapporti di lavoro e nella gestione delle risorse umane.
La filosofia “B.I.Q.”
Da quattro generazioni, la storia della casa vinicola Nicosia è caratterizzata dal grande amore per il vino, dal rispetto della tradizione unito all’apertura verso le nuove tecniche. La storia inizia alla fine ‘800 dal grande lavoro di Francesco Nicosia e poi del figlio Carmelo ma è il nipote del fondatore Francesco l’artefice dell’evoluzione imprenditoriale dell’azienda. Sulla stessa strada prosegue oggi l’attuale titolare Carmelo Nicosia. Una grande importanza assume anche la collocazione geografica dell’azienda: Trecastagni, suggestiva e operosa cittadina ai piedi dell’Etna, che vanta una forte tradizione vitivinicola.
I luoghi di produzione. La cantina di Trecastagni è il luogo dove la tradizione si sposa con la più avanzata tecnologia. In 4.000 mq coperti, su una superficie totale di 27.000 mq, tra l’ampia area di vinificazione, il laboratorio analisi, la moderna linea d’imbottigliamento e la barricaia sotterranea pulsa il cuore dell’azienda. A poca distanza sorge ai piedi di uno dei crateri spenti che costellano l’Etna la tenuta di Monte Gorna con i suoi tipici terrazzamenti lavici dove crescono i vitigni autoctoni del vulcano. L’azienda possiede vasti terreni a Vittoria nel Ragusano zona di produzione del Cerasuolo DOCG e gestisce direttamente ampie estensioni di vigneto nel resto della Sicilia
MAGIS: Biodiversità, Innovazione e Qualità
“Il legame con il territorio, il rispetto per l’ambiente e la volontà di venire incontro alle esigenze dei consumatori” afferma il patron Carmelo Nicosia “sono elementi alla base del nostro lavoro in vigna e in cantina. Per questo abbiamo abbracciato il progetto Magis che ci permetterà di migliorare la conduzione dei vigneti e la qualità dei nostri vini. L’Etna è oggi riconosciuta come uno dei territori d’eccellenza nel panorama enologico italiano, e vorremmo diventasse anche una realtà di primo”.
Sostenibilità ambientale e viticoltura di qualità sono elementi che assumono ancor più rilievo in un territorio straordinario come l’Etna, terra di eccezionale valore naturalistico e di antichissima tradizione vitivinicola. Per le popolazioni contadine locali l’Etna è una grande madre chiamata affettuosamente “a muntagna” (la montagna), anche se con i suoi terreni scoscesi e ventosi e le continue eruzioni ha rappresentato una sfida quotidiana per la coltivazione della vite, che in quest’area assume una connotazione quasi eroica. Immersi in un paesaggio in buona parte incontaminato i vigneti etnei raggiungono in molti casi altitudini ragguardevoli sin oltre i mille metri sul livello del mare e conservano ancor oggi inalterati gli elementi caratteristici di un tempo che li hanno resi unici agli occhi dei viaggiatori del Settecento. I tipici terrazzamenti a secco in pietra lavica che si inerpicano su scivolosi declivi e i tanti vecchi palmenti che costellano i fianchi del vulcano sono da considerarsi veri e propri monumenti all’atavica fatica dei viticoltori. Cantine Nicosia ha sposato in pieno la causa del biologico e della sostenibilità, per coniugare tutela ambientale e sicurezza alimentare. Grazie alle tecniche di viticoltura di precisione previste dal protocollo Magis, il più avanzato progetto di viticoltura sostenibile in Italia, l’azienda è riuscita ad abbattere l’impiego di agrofarmaci e fertilizzanti. Negli ultimi anni Cantine Nicosia ha ottenuto diverse certificazioni internazionali, dalla UNI EN ISO 9001:2008 alla Certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004, dalla BRC Food & Beverage alla International Food Standard (IFS). Di recente ha conseguito la certificazione “etica” internazionale rilasciata da SEDEX (Supplier Ethical Data Exchange), organizzazione mondiale no-profit dedita alla promozione dei principi etici nei rapporti di lavoro e nella gestione delle risorse umane.
Dici “biodiversità” e pensi subito alla Sicilia, baciata da un clima mite e ricca di straordinarie risorse naturalistiche. Una terra destinata ad essere “isola felice” per le sue immense potenzialità in ambiti come il turismo, l’agricoltura, lo sviluppo ecosostenibile. C’è un settore, quello vitivinicolo, in cui la Sicilia sta guadagnando un sorprendente primato positivo: il vino bio vegan, la più recente evoluzione del fenomeno biologico che va sempre più affermandosi come filosofia produttiva di molte cantine, anche nell’Isola, e come un vero e proprio mantra per una fetta consistente di consumatori e amanti del buon bere. Come conferma Graziano Nicosia, giovane imprenditore vitivinicolo etneo, insieme al padre Carmelo e al fratello Francesco a capo dell’omonima azienda di famiglia, a Trecastagni sul versante orientale dell’Etna: «La Sicilia del vino è sempre più “green” e siamo orgogliosi di aver contribuito con i nostri vini biologici e vegani all’affermazione del suo primato.
Un segmento di mercato che cresce, come dicono tutte le ricerche più recenti. Secondo il Rapporto Italia di Eurispes, oggi il 7,6% della popolazione segue un’alimentazione vegetariana o vegan. Assecondare questa tendenza è stata una scelta in linea con la nostra storia, perché l’azienda, pur avendo più di un secolo alle spalle, si è sempre contraddistinta per il suo spirito innovativo». E l’innovazione in campo vitivinicolo, oggi, ha un colore solo: il verde del biologico e della sostenibilità, che si traduce in un protocollo di conduzione dei vigneti ispirato alla viticoltura di precisione e nell’adozione delle cosiddette biotecnologie, grazie alle quali è possibile bandire agrofarmaci e sostanze chimiche.
«Vini sani e naturali, espressione autentica del territorio e delle pregiate varietà autoctone» così il giovane imprenditore vitivinicolo descrive i prodotti che nascono nelle tenute di Cantine Nicosia sull’Etna e a Vittoria. «Vini prodotti nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, per soddisfare le richieste di un pubblico sempre più esigente e diversificato. Chi sceglie stili di alimentazione non convenzionali merita attenzione, anche da parte del mondo del vino, così ancorato alla tradizione». Da questa coraggiosa intuizione nascevano due anni fa, in Sicilia, le prime etichette con certificazione Bio Vegan di Icea firmate Nicosia. Un rosso Nero d’Avola e un bianco Grillo presto divenuti secondo i rilevamenti Nielsen commissionati dalla cantina etnea i prodotti più venduti nel mercato regionale nella categoria vini biologici e tra i primi dieci in Italia, con l’azienda di Trecastagni a far da traino per tutti gli altri produttori della Sicilia, giunta al 3° posto tra le regioni italiane nelle vendite nazionali del bio.
«Per il riconoscimento della certificazione Bio Vegan – spiega Graziano Nicosia – i vini vengono sottoposti ad un esame del Dna volto ad escludere la presenza di sostanze di origine animale. Ciò comporta un grande impegno nell’evitare qualsiasi tipo di contaminazione durante tutte le fasi produttive. Il protocollo del biologico, inoltre, prevede un contenuto di solfiti decisamente inferiore rispetto ai vini tradizionali. La cosa più interessante è che abbiamo constatato come tutto ciò non incida negativamente sulla piacevolezza dei vini.
Il biologico è un valore che va ad aggiungersi alle qualità uniche dei nostri territori e dei nostri vitigni». Vitigni antichi come il Frappato, rosso della collezione Fondo Filara prodotto dai vigneti di Vittoria, ultimo arrivato tra i vini Nicosia che possono fregiarsi del riconoscimento Bio Vegan. O come il Carricante, varietà etnea base del Fondo Filara Etna Bianco, di cui sarà presentata, alla prossima edizione di Contrade dell’Etna, il 3 aprile, e al Vinitaly di Verona, dal 9 al 12 aprile, la nuova annata 2016, la prima ad essere certificata in biologico.
I vini nicosia
TENUTE NICOSIA – RISERVE MONTE GORNA
Dai filari in quota adagiati sui ripidi pendii dell’antico vigneto di Monte Gorna, uno dei tanti conetti vulcanici spenti che circondano il borgo di Trecastagni, provengono le uve di questi Etna DOC dalle caratteristiche uniche. Le basse rese, la raccolta manuale in cassette e l’accurata selezione delle uve danno vita ad un Bianco e ad un Rosso Riserva di grande eleganza, che trovano la loro cifra distintiva nella mineralità tipica del territorio vulcanico. La lunga maturazione in cantina prevede, per entrambi i vini, anche il passaggio in barrique di rovere francese che contribuisce ad arricchirne ulteriormente il profilo gusto-olfattivo.
Etna Rosso Riserva ‘Monte Gorna’
L’Etna Rosso Riserva “Monte Gorna” rappresenta l’etichetta di punta delle Cantine Nicosia, la massima espressione di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio di questa storica tenuta etnea. Uve di straordinaria qualità, basse rese e un lungo affinamento, regalano un rosso intenso, complesso con un notevole potenziale d’invecchiamento. I suoi aromi fruttati, le note speziate e balsamiche, compongono un quadro di grande fascino, che trasmette tutta la ricchezza del clima mediterraneo e dello splendido territorio vulcanico. Il “Monte Gorna” Etna Rosso Riserva è il frutto del desiderio delle Cantine Nicosia di creare una grande etichetta, per dar voce a un antico vigneto coltivato alle pendici del Monte Gorna, un piccolo cono vulcanico spento, caratterizzato da suoli costituiti da sabbie vulcaniche ricche di minerali. Le vigne terrazzate si trovano a oltre 700 metri d’altitudine e si giovano di notevoli escursioni termiche. Le uve di Nerello Mascalese, integrate da una piccola percentuale di Nerello Cappuccio, sono fatte fermentare in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata, con una macerazione sulle bucce di circa tre settimane. Il vino matura per due anni in barrique usate e completa l’affinamento con 12 mesi in bottiglia prima d’essere messo in commercio. La buona concentrazione, regala un calice dal colore rosso rubino intenso con riflessi granato, capace di sedurre all’olfatto grazie agli aromi di piccoli frutti di bosco, ai cenni agrumati d’arancia sanguinella, ai sentori balsamici e speziati di notevole eleganza. La tessitura tannica evoluta e gli aromi complessi, creano un’esperienza gustativa ricca e appagante, che si chiude con note fresche e minerali. La personalità vulcanica e intensa dell’Etna!
CARATTERISTICHE
Uvaggio : Nerello Mascalese 90% – Nerello Cappuccio 10%
Vigneti : terreni composti da sabbie vulcaniche, derivati dal disfacimento delle masse laviche, molto ricchi di minerali, posti ad un’altitudine che va dai 700 ai 750 m s.l.m. con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato.
Raccolta : manuale in cassette, nella seconda-terza settimana di ottobre.
Macerazione : a freddo per 24 ore.
Fermentazione : a contatto con le bucce per 3 sett. alla temperatura di 22°C circa
Affinamento : in barrique di rovere francese di secondo e terzo passaggio per 24 mesi e almeno 12 mesi in bottiglia
Grado alcolico : 13,5% vol.
Alla vista : rosso rubino tenue tendente al granato
Al naso : al naso rivela una grande complessità di aromi speziati e note di liquirizia, rosa canina, fiori e frutti secchi; un ampio profilo aromatico che si evolve ulteriormente nel bicchiere in eleganti sentori terziari.
Al palato : al palato si avverte tutta la vivacità di un’intatta freschezza e di un tannino morbido, ma non ancora pienamente domato; elegante, strutturato, armonico nel complesso e di lunga persistenza.
Abbinamenti : ottimo con formaggi di medio-lunga stagionatura, tagliatelle ai funghi, ragù di carni bianche, cacciagione da piuma, salsiccia di suino nero.
Servire a : 16-18°C.
Consigli : Quando aprite una bottiglia ti consigliamo di lasciare ‘respirare’ il vino almeno 15-30 minuti prima di servirlo ideale un calice ampio per i vini rossi di buona struttura e intensità, che necessitano di ossigenazione per aprirsi completamente e sviluppare al meglio il proprio corredo aromatico intenso e complesso perfetto da bere subito, ma può evolvere bene se tenuto a riposare in cantina
Etna Bianco Riserva ‘Monte Gorna’
Il “Monte Gorna” Etna Bianco Riserva delle Cantine Nicosia nasce dalle migliori vigne di Catarratto e Carricante della tenuta, coltivate sui terrazzamenti situati sui rilievi del Monte Gorna, un antico cono vulcanico spento, caratterizzato da suoli costituiti da sabbie vulcaniche leggere e molto drenanti. Le vigne si trovano a un’altitudine compresa tra i 700 e i 750 metri sul livello del mare. Al termine della vendemmia, i migliori grappoli sono pressati in modo soffice. Il mosto fiore fermenta in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata per un periodo di circa tre settimane.è un vino bianco nato dal un lungo affinamento in legno, frutto di uve nate dalle sabbie vulcaniche di Sicilia. Si presenta per un colore giallo dorato limpido accompagnato da sentori di fiori ginestra e camomilla, frutta bianca e miele, intervallati da note minerali. Il sorso è morbido e profondo, ben esprime le note sapide del terroir, insieme a sfumature di frutta esotica matura. La persistenza agrumata e minerale ne rivela l’anima mediterranea Il percorso d’affinamento prevede 12 mesi in barrique di rovere francese e 12 mesi in bottiglia prima della messa in commercio.
CARATTERISTICHE
Uvaggio : Carricante 80% – Catarratto 20%
Vigneti : terreni composti da sabbie vulcaniche, derivati dal disfacimento delle masse laviche, molto ricchi di minerali, posti ad un’altitudine che va dai 700 ai 750 m s.l.m. con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato
Raccolta : manuale in cassette, seconda settimana di ottobre
Macerazione : a freddo per 24 ore
Fermentazione : 3 settimane alla temperatura di 22°C circa
Affinamento : in acciaio su fecce fini con frequenti batonnage, passaggio in barrique di rovere francese per almeno 12 mesi ed ulteriore permanenza di circa un anno in bottiglia
Grado alcolico : 13% vol.
Alla vista : giallo dorato brillante
Al naso : complesso ed elegante con profumi di camomilla e fiori di ginestra, note di pera e mela cotogna, crema pasticcera e sentori mielati.
Al palato : ingresso morbido ed elegante, gusto armonico sostenuto da una buona sapidità di origine minerale e da un’ottima spalla acida che lascia intravedere una notevole longevità
Abbinamenti : grande versatilità negli abbinamenti. Ottimo sia con piatti a base di crostacei e pesci di una certa grassezza, come cernia e ricciola, sia in abbinamento con arrosti di cacciagione. Da provare anche su formaggi molli e a crosta fiorita
Servire a : 12-14°C
Consigli : Quando aprite una bottiglia ti consigliamo di lasciare ‘respirare’ il vino almeno 15-30 minuti prima di servirlo ideale un calice ampio per i vini bianchi di buona struttura e intensità, che necessitano di ossigenazione per aprirsi completamente e sviluppare al meglio il proprio corredo aromatico intenso e complesso perfetto da bere subito, ma può evolvere bene se tenuto a riposare in cantina
TENUTE NICOSIA – SOSTA TRE SANTI
Collezione esclusiva di rossi dal lungo affinamento e spumanti metodo classico prodotti, in edizione limitata, con le sole uve provenienti dai ‘Cru’ delle tenute di Monte Gorna e Contrada Bonincontro. Il nome Sosta Tre Santi è un tributo a Trecastagni, antico borgo dove sorge la casa vinicola, e ai suoi santi protettori Alfio, Cirino e Filadelfo, che nel loro viaggio verso il martirio fecero sosta nella cittadina dove ancor oggi viene loro riservata una grande devozione.
Sosta Tre Santi NERELLO MASCALESE IGT Sicilia
Sosta Tre Santi Nerello Mascalese è il ‘Cru’ dell’Etna firmato Tenute Nicosia: un rosso dal lungo affinamento frutto delle migliori uve provenienti dai vigneti di Monte Gorna. Prodotto in serie limitata, rappresenta la più alta espressione della passione per l’enologia e dell’amore per il vino che, da più di cento anni, ispirano il lavoro della famiglia Nicosia. Un’edizione limitata, firmata da Carmelo Nicosia, che incarna tutto l’amore della famiglia per il terroir circostante l’Etna: ecco il Sicilia IGT “Sosta Tre Santi”, Nerello Mascalese espressione di ricchezza, equilibrio e celebrazione delle terre siciliane. Prodotto a partire da una rigorosa selezione delle uve provenienti dai vigneti del Monte Gorna, fermenta a contatto con le bucce per circa 21 giorni alla temperatura controllata di 22°C; poi le uve affinano in barriques per 12 mesi, dove avviene anche la malolattica. Una bottiglia da bere adesso, per gustarla all’apice del proprio percorso evolutivo.
CARATTERISTICHE
Uvaggio : Nerello Mascalese
Vigneti : terreni composti da sabbie vulcaniche, derivati dal disfacimento delle masse laviche, molto ricchi di minerali, posti ad un’altitudine che va dai 700 ai 750 m s.l.m. con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato
Raccolta : manuale in cassette, nella seconda-terza settimana di ottobre
Macerazione : a freddo per 24 ore
Fermentazione : a contatto con le bucce per 3 settimane alla temperatura di 22°C circa
Affinamento : in barrique di rovere francese per 12 mesi e almeno 12 mesi in bottiglia
Grado alcolico : 13,5% vol.
Alla vista : rosso rubino tendente ad assumere riflessi granati con l’invecchiamento
Al naso : intenso e speziato con eleganti note di frutta rossa ed erbe aromatiche e spiccati sentori balsamici
Al palato : elegante, pieno e armonico, di grande persistenza
Abbinamenti : ottimo su carni rosse, salumi e formaggi a lunga stagionatura
Servire a : 16-18°C
Sosta Tre Santi NERO D’AVOLA DOC Sicilia
Sosta Tre Santi Nero d’Avola è il ‘Cru’ della tenuta di Contrada Bonicontro, a Vittoria. Nasce dalle uve della principale varietà siciliana e da una piccola percentuale di Syrah.
L’attenta selezione delle uve in vigna e in cantina, la lenta macerazione e il lungo affinamento ne fanno un rosso di gran corpo e struttura, dal ricco e prorompente corredo aromatico, la lenta macerazione e il lungo affinamento ne fanno un vino rosso corposo e strutturato, dal cuore aromatico ricco e insopprimibile.
CARATTERISTICHE
Uvaggio : Nero d’Avola 100%
Vigneti : terreni a tessitura sabbiosa ubicati a 200-250 m s.l.m.; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato
Raccolta : manuale in cassette, a fine settembre
Macerazione : a freddo per 24 ore
Fermentazione : a contatto con le bucce per 3 settimane alla temperatura di 22°C circa
Affinamento : in barriques di rovere francese per 12 mesi e poi almeno 12 mesi in bottiglia
Grado alcolico : 14% vol.
Alla vista : rosso rubino con riflessi porpora
Al naso : ricco, speziato e fruttato con note di confettura e sentori balsamici
Al palato : vellutato, corposo, di grande equilibrio e lunga persistenza
Abbinamenti : carni rosse, arrosti di selvaggina, salumi, formaggi stagionati
Servire a : 16-18°
Sosta Tre Santi CARRICANTE BRUT DOC SICILIA
Da selezionate uve Carricante, coltivate ad alta quota sul terreno vulcanico, nasce questo Brut metodo classico della collezione Sosta Tre Santi, che rimane in affinamento sui lieviti in bottiglia per almeno 18 mesi. Il delicato perlage, l’eleganza dei profumi, la sua grande freschezza e mineralità ne fanno uno spumante ottimo da bere sia come aperitivo che a tutto pasto. Fresco e schietto, è facile da bere e non delude mai, recitando sempre il ruolo di protagonista, sia in aperitivi informali che in occasioni più importanti. Le uve, provenienti da vigneti situati ad alta quota, vinificano in bianco e fermentano per circa 20 giorni a temperatura controllata. Poi rimangono in acciaio e vengono in seguito imbottigliate per effettuare la seconda fermentazione e rimanere sui lieviti per almeno 18 mesi. Un’etichetta da bere adesso, per godere appieno della sua vivacità
DESCRIZIONE
All’esame visivo si presenta con una veste color giallo paglierino, con evidenti riflessi dorati; la spuma è persistente e il perlage fine e delicato. Al naso emergono sentori di crosta di pane alternati ad aromi floreali, dove si riconosce particolarmente il biancospino. Al palato è sottile, snello, cremoso, con una buona struttura alimentata da una freschezza persistente.
ABBINAMENTI
Aperitivo o a tutto pasto: a voi la scelta. In ogni caso questo prodotto non vi deluderà, soprattutto se abbinato a crudi di pesce e crostacei. Da provare con il sushi.
Uvaggio : Carricante
Vigneti : terreni composti da sabbie vulcaniche, derivati dal disfacimento delle masse laviche, molto ricchi di minerali, posti ad un’altitudine che va dai 700 ai 750 m s.l.m. con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte. Sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato
Raccolta : manuale in cassette, a fine settembre
Affinamento : almeno 18 mesi sui lieviti in bottiglia
Perlage : fine e persistente
Metodo di produzione : metodo classico, con pressatura soffice delle uve, fermentazione in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata per 3 settimane e successiva rifermentazione in bottiglia
Grado alcolico : 12% vol.
Alla vista : giallo paglierino con riflessi dorati
Al naso : bouquet di grande piacevolezza con fresche note di biancospino e fiori gialli, aroma di lievito e sentori mielati
Al palato : grande freschezza e piacevolezza, ottima persistenza
Servire a : 6-8°C
Sosta Tre Santi ETNA BRUT Spumante DOC Etna
Le uve Nerello Mascalese, coltivate ad alta quota sul terreno vulcanico, si rivelano una base ideale per la produzione di spumanti metodo classico. Il Sosta Tre Santi Etna
DOC Brut è il frutto di un lungo e accurato processo produttivo. Sono necessari almeno 24 mesi di affinamento sui lieviti in bottiglia per arrivare a produrre uno spumante
capace di rappresentare, in maniera autentica, le caratteristiche uniche del Nerello e del terroir etneo.
Uvaggio : Nerello Mascalese
Vigneti : terreni composti da sabbie vulcaniche, derivati dal disfacimento delle masse laviche, molto ricchi di minerali, posti ad un’altitudine che va dai 700 ai 750 m s.l.m. con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte. Sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato
Raccolta : manuale in cassette, tra fine settembre e inizio ottobre
Affinamento : almeno 24 mesi sui lieviti in bottiglia
Perlage : fine e persistente
Metodo di produzione : metodo classico, con pressatura soffice delle uve, fermentazione in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata per 3 settimane e successiva rifermentazione in bottiglia
Grado alcolico : 12% vol.
Alla vista : giallo paglierino
Al naso : complesso ed elegante con note fruttate e floreali, e sentori tipici di crosta di pane e lievito
Al palato : in bocca spicca una grande mineralità e una notevole spalla acida
Abbinamenti : 6-8°C
NICOSIA – VULKÀ
Vulkà Etna Doc nasce come interpretazione autentica di ciò che il vulcano rappresenta, da sempre, per chi vive all’ombra del suo inconfondibile profilo: natura potente e forza rigeneratrice. Un’energia vitale che si ritrova in questi vini dalla vibrante mineralità, a cui l’origine vulcanica e l’altitudine dei vigneti conferiscono carattere, eleganza e uno stile unico.
Vulkà ETNA ROSATO DOC Etna
Vulkà Etna Rosato nasce da uve della varietà Nerello Mascalese. L’origine vulcanica e l’altitudine dei vigneti conferiscono una spiccata mineralità, una notevole freschezza e uno stile inconfondibile al vino che colpisce anche per la complessità dei suoi profumi floreali e fruttati.
Uvaggio : Nerello Mascalese 100%
Vigneti : terreni composti da sabbie vulcaniche, derivati dal disfacimento delle masse laviche, molto ricchi di minerali, posti ad un’altitudine che va dai 650 ai 750 m s.l.m. con notevoli escursioni termi-che tra il giorno e la notte; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato
Raccolta : manuale in cassette, nella prima decade di ottobre
Macerazione : a freddo per 24 ore a contatto con le bucce, prima di subire una soffice pressatura
Fermentazione : dopo 48 ore di decantazione statica, fermentazione per circa 20-25 giorni a temperatura controllata (15-18°C)
Affinamento : in vasche d’acciaio inox, poi circa 3 mesi in bottiglia
Grado alcolico : 12,5% vol.
Alla vista : rosa tenue con riflessi brillanti
Al naso : ampio ventaglio di aromi che spaziano tra il floreale e il fruttato; note di rosa canina, ribes, fragoline di bosco, pompelmo rosa, frutta disidratata e spezie, come il pepe rosa
Al palato : grande freschezza e mineralità in bocca, dove si ripropongono le stesse note fruttate che ne caratterizzano il profilo olfattivo; persistente e armonico nel complesso
Abbinamenti : di grande versatilità a tavola, ben si abbina a salumi, formaggi, arrosti di carni bianche, ma anche con cuscus di pesce, risotto ai crostacei, tartare di tonno, pesce spada alla ghiotta ed altre gustose specialità di mare tipiche della tradizione mediterranea
Servire a : 12-14°C
PASSICATO IGT Terre Siciliane
Passionale e infuocato, come la terra in cui nasce e il sole che la infiamma. “Passicato” è un blend di uve surmature di Nero d’Avola, Syrah e Frappato, coltivate nella Sicilia sudorientale e vendemmiate con estrema cura circa 30 giorni dopo il normale periodo di raccolta solo dopo che l’intenso calore di questo territorio fertile e soleggiato ne abbia favorito la massima concentrazione cromatica e aromatica.. Dal colore rosso rubino intenso con sfumature purpuree e prorompenti note di frutta rossa in confettura, frutti di bosco e spezie dolci. In bocca sorprende la rotondità del suo gusto avvolgente e la sua grande bevibilità. Ideale per l’abbinamento con salumi, formaggi, carni rosse, cibi speziati e piatti in agrodolce, ma anche come rosso da meditazione.
Uvaggio : Nero d’Avola – Syrah – Frappato
Vigneti : terreni a tessitura sabbiosa ubicati a circa 200 m s.l.m.; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato per il Nero d’Avola e il Syrah, guyot per il Frappato
Raccolta : manuale in cassette, nel mese di ottobre
Affinamento : Il vino svolge l’intero affinamento in vasche d’acciaio inox, cui segue un ulteriore maturazione di circa 6 mesi in bottiglia
Metodo di produzione : le uve, fatte surmaturare in pianta finché non diventano leggermente appassite, vengono vendemmiate a mano in cassette circa 30 giorni dopo il normale periodo di raccolta. La fermentazione in acciaio dura circa 10-15 giorni, alla temperatura controllata di 24-26°C
Grado alcolico : 14% vol.
Alla vista : rubino intenso con vivaci sfumature tendenti al porpora
Al naso : riccamente fruttato, con prevalenti note di amarena, confettura di frutta rossa, more e spezie dolci
Al palato : caldo e armonico, di grande rotondità e piacevolezza al palato, dove tornano prepotentemente gli aromi di frutta rossa in confettura e frutti di bosco
Abbinamenti : ideale con salumi, formaggi, carni rosse, cibi speziati e piatti in agrodolce, si rivela ottimo anche come rosso da meditazione
Servire a : 13-15°C
NICOSIA – SPECIALITÀ
Le specialità di Cantine Nicosia completano una variegata gamma, capace di rappresentare la ricchezza del patrimonio enologico siciliano e soddisfare ogni occasione di consumo. Il bianco frizzante Juculano Catarratto e lo spumante da uve Insolia Alantarìa Brut colpiscono per la fragranza dei profumi e la piacevole freschezza, rivelandosi ottimi sia come aperitivo che ‘a tutto pasto’, o per brindare alle occasioni speciali. I liquorosi Zibibbo e Malvasia, che con i loro profumi intensi e raffinati ci raccontano del sole e della generosa natura della Sicilia, sono ideali vini da meditazione, ottimi anche a fine pasto, per accompagnare dessert e pasticceria secca.
GRAPPA DI CERASUOLO DI VITTORIA
Ottenuta distillando selezionate vinacce di uve Nero d’Avola e Frappato derivanti dalla produzione di Cerasuolo di Vittoria, questa grappa è il naturale completamento della collezione di vini siciliani firmati Nicosia. La tecnica artigianale della distillazione discontinua in alambicchi da 4,5 quintali permette di ottenere un prodotto di elevatissima qualità nel quale è possibile ritrovare molte delle caratteristiche varietali dei vitigni autoctoni utilizzati. Fondamentale è la funzione svolta dal Mastro Distillatore che, grazie alla sua esperienza, riesce ad estrarre solo il cuore del distillato, cioè la parte più pura ed aromatica.
Tipologia grappa: affinata
Uvaggio: Nero d’Avola e Frappato
Grado alcolico: 42% vol.
Tipo di distillazione: in alambicco a ciclo discontinuo
Tecnica di produzione: dopo un’accurata selezione, le migliori vinacce vengono poste a bagnomaria all’interno di alambicchi, dalla capacità di circa 4,5 quintali, dove subiscono un lento e graduale riscaldamento fino al raggiungimento della temperatura necessaria per l’evaporazione dell’alcol. Ogni vinaccia viene trattata singolarmente ed ogni ‘cotta’ ha una durata che può variare dalle 4 alle 5 ore. Il distillato così ottenuto, ad una temperatura di circa 76 gradi, viene travasato in contenitori di acciaio inox dove rimane a maturare per 6-8 mesi, trascorsi i quali viene diluito con acqua e portato alla corretta gradazione alcolica.
Affinamento: in lotti per almeno 18 mesi.
GRAPPA BARRIQUE
Nasce da vinacce di pregiate uve autoctone, selezionate e conservate con estrema cura affinché mantengano inalterate, fino al momento della distillazione, le loro qualità organolettiche e la loro carica aromatica. L’affinamento in botti di rovere, che segue alla distillazione tramite alambicchi in continuo, dona alla grappa una notevole intensità gusto-olfattiva, cui si accompagna una piacevolissima sensazione di calore e di morbidezza al palato. Alla cura ‘artigianale’ con la quale viene condotta la distillazione, cui da un fondamentale contributo il Mastro Distillatore, che con la sua esperienza riesce ad estrarre solo la parte più pura ed aromatica del distillato, si aggiunge la maturazione in barrique che arricchisce la grappa di piacevolissimi aromi terziari.
Tipologia grappa: barricata
Uvaggio: uve autoctone siciliane
Grado alcolico: 40% vol.
Tipo di distillazione: alambicchi in continuo
Tecnica di produzione: dopo un’accurata selezione, le migliori vinacce vengono poste a bagnomaria all’interno di alambicchi, dalla capacità di circa 4,5 quintali, dove subiscono un lento e graduale riscaldamento fino al raggiungimento della temperatura necessaria per l’evaporazione dell’alcol. Ogni vinaccia viene trattata singolarmente ed ogni ‘cotta’ ha una durata che può variare dalle 4 alle 5 ore. Il distillato così ottenuto, ad una temperatura di circa 76 gradi, viene travasato in contenitori di acciaio inox dove rimane a maturare per 6-8 mesi, trascorsi i quali viene diluito con acqua e portato alla corretta gradazione alcolica.
Affinamento: in botti di rovere francese da 225 litri
Nicosia s.p.a.
via Luigi Capuana 65 95039 Trecastagni (CT)
tel. 095 7806767
info@cantinenicosia.it
www.cantinenicosia.it
Come arrivare; Dall’aeroporto di Catania, da Palermo e da Siracusa: Tangenziale di Catania, uscita Paesi Etnei; da Messina e Taormina: autostrada A18, uscita Acireale. Seguire le indicazioni per l’Etna e per Trecastagni (circa 8 k dalle due uscite)