L’Alsazia è un’incantevole regione posta a nord-est della Francia; la sua collocazione geografica, che segue il confine con la Germania, e le sue innumerevoli vicissitudini storiche la rendono una regione affascinante e unica: una volta visitata, resterà un ricordo indelebile nei vostri cuori.
Impossibile non innamorarsi dei suoi pittoreschi villaggi, mai uguali tra loro, con gli incantevoli vicoli e le case a graticcio, i davanzali colmi di gerani a cascata e i tetti che ospitano intere famiglie di cicogne (che qui vivono e nidificano).
Ma per gli appassionati di vino (e non solo!) l’Alsazia è soprattutto Route de vins, un percorso di 170 km che attraversa quasi tutta la regione da nord a sud e dove perdersi tra i rigogliosi vigneti, i mille colori e gli inebrianti profumi diventa un’esperienza indimenticabile.
L’Alsazia e i suoi vini
Ci troviamo in una delle regioni più interessanti e significative del panorama vitivinicolo francese. Il suo terroir unico si snoda per oltre 100 km, con una esposizione prevalentemente a sud-est e a est; la vicinanza alle acque del Reno e alla catena montuosa dei Vosgi contribuiscono alla creazione di uno specialissimo microclima che rende questa regione tra le meno piovose di tutta la Francia.
La prevalenza di sole, soprattutto nella stagione autunnale, consente la massima concentrazione di sostanze aromatiche e di zuccheri.
Qui la terra regala quasi esclusivamente uve a bacca bianca, se si esclude una piccola produzione di pinot noir. I vitigni vengono quasi sempre vinificati in purezza e ne viene riportato il nome sull’etichetta, peculiarità assai rara in Francia. La tradizionale bottiglia prende il nome di alsaziana: è allungata, priva di spalla e leggermente più bassa dalla “cugina” renana.
I vins de Alsace provengono da sette principali vitigni: gewurztraminer e riesling renano dai quali hanno origine i grandi vini alsaziani, sylvaner, pinot bianco, muscat d’Alsace, pinot gris e pinot noir.
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Gewurztraminer
È l’uva aromatica per eccellenza. Il suo bouquet ricco ed esuberante è un’esplosione di frutta tropicale, agrumi e spezie come il pepe, la menta e i chiodi di garofano. Al palato è un vino ben strutturato, ampio e grasso. I suoi aromi diventano ancora più intensi quando viene vendemmiato in sovramaturazione, dando vita ai Gewurztraminer Vendanges Tardives e Sélections de Grains Nobles.
Riesling renano
È il vitigno più diffuso in Alsazia; nel bicchiere si presenta di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdi e brillanti che ne sottolineano la caratteristica freschezza. All’olfatto emerge il forte carattere minerale (pietra focaia, idrocarburi) ma anche sottili aromi fruttati (come agrumi e pera) e di fiori bianchi.
Muscat d’Alsace
È il sinonimo che identifica il muscat blanc à petits grains che in Alsazia viene affiancato anche dal muscat ottonel, introdotto in tempi più recenti. Entrambi danno vini aromatici e gradevoli, che si apprezzano giovani; la versione secca è perfetta per un bel aperitivo.
Sylvaner e Pinot blanc
La loro personalità delicata dona vini leggeri e freschi, dai profumi di fiori bianchi e frutta croccante. Risultano ottimi se abbinati al tradizionale piatto charcuterie alsacienne.
Pinot gris (grigio) d’Alsace
Storicamente denominato tokay pinot gris, così come l’Italia anche la Francia ha dovuto sottostare alla normativa europea e togliere, a partire dal 2007, la dicitura tokay dalle etichette. Si presenta con una veste gialla dorata, quasi ambrata; all’olfatto è generalmente poco intenso ma sprigiona una ricca complessità aromatica: albicocca, mieli, cera d’api uniti a sentori di sottobosco come muschio e funghi.
Pinot noir (nero)
Unico vitigno a bacca nera della regione, viene generalmente vinificato in rosso e dà vita a vini leggeri e fruttati, che possono essere serviti anche a temperature più basse per esaltare i profumi di piccoli frutti rossi, petali di rosa e lievi sfumature di spezie.
L’Alsazia e i suoi vignerons
Tra le nostre mille tappe ci è capitato di fermarsi a Dambach-la-Ville, un villaggio dalle fortificazioni trecentesche costruite in granito rosa, lo stesso materiale di cui sono composti i terreni su cui si adagiano i bellissimi vigneti che lo circondano. Passeggiando senza meta fra le sue stradine medievali, è possibile fare la conoscenza dei vignerons (vignaioli) che qui vivono e producono i loro vini. Infatti, fuori dalle loro caves (cantine) è possibile trovare appese delle locandine su cui sono disegnati i loro volti e i loro nomi. Visi sorridenti, sguardi sinceri e appassionati, perché mai come in Alsazia, i vignerons ci mettono la faccia!
L’Alsazia Bio
La storia del vino in Alsaziaha inizio in tempi antichi; la vite viene introdotta in epoca romana, ma è solo durante il Medioevo che aumenta la notorietà dei vini alsaziani che iniziano anche ad essere esportati oltre confine. Una ricca storia alle spalle, ma con lo sguardo sempre più rivolto al futuro: questa è la filosofia che contraddistingue un gran numero di vignaioli, come Fernand Engel, che abbiamo avuto il piacere di visitare durante un assolato pomeriggio di fine agosto.
Il Domaine Fernand Engel si trova nella parte centrale dell’Alsazia, a Rorschwihr. L’azienda dispone di oltre cinquanta ettari vitati suddivisi in più di 150 diversi appezzamenti e lavora in regime di agricoltura biologica e biodinamica. I vigneti qui vengono trattati con il massimo rispetto: il mancato uso di fertilizzanti o altri prodotti chimici e la vendemmia rigorosamente manuale, come richiede la tradizione regionale, consentono la creazione di grandi bottiglie che appagano il palato di tutti gli amanti dei vini bianchi alsaziani.
Noi ci siamo fatti conquistare dal Muscat Cuvée Engel 2015 (55% muscat D’Alsace, 45% muscat ottonel); piacevolmente aromatico, al naso si intrecciano sentori di fiori d’arancio e di acacia, mentuccia e noce moscata; al palato è morbido all’attacco, fine e con una bella freschezza; in chiusura si fanno notare aromi agrumati, piacevolmente amaricanti.
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