È sempre più frequente domandarci quali siano i fattori che influenzano il prezzo del vino, come mai nei ristoranti, ma molto più spesso nella grande distribuzione, incontriamo vini rossi o bianchi, champagne o spumanti per tutte le tasche.
Ci sono prodotti che hanno un range di prezzo davvero ampio, dai pochi euro a prezzi elevatissimi.
La prima regola in assoluto da tener presente, per il vino ma in realtà per tutte le categorie, è la seguente: non sempre un prezzo basso corrisponde ad una qualità altrettanto bassa e magari non sempre un prezzo alto corrisponde ad una qualità altrettanto alta.
Inoltre, il vino è prima di tutto un prodotto agricolo e, non possiamo dimenticare, che dalla vendemmia alla commercializzazione passano anni e, ogni anno, non sarà mai uguale al precedente, per quantità e qualità.
Vediamo perché.
Variabili da esaminare per capire il prezzo del Vino
Prenderemo in analisi alcune variabili che determinano il prezzo del vino:
- Quantità della produzione: come per ogni produzione che si rispetti, la quantità fa la differenza sul prezzo e, in campo enologico avviene lo stesso. La vendemmia ha di per sé dei costi fissi non correlati alla quantità di bottiglie prodotte, per cui nel caso di produzioni limitate è chiaro che quei costi fissi influenzano il prezzo finale facendolo lievitare.
- Tecniche di vinificazione: esistono numerose tecniche di vinificazione e affinamento che influenzano il prezzo finale al consumatore. In particolare se tali tecniche tendono a prediligere la qualità piuttosto che la quantità si avranno dei vini più pregiati e di conseguenza più costosi.
- Tempo: è una variabile fondamentale nella determinazione del prezzo del vino. Un riserva, ovvero un vino che è stato sottoposto a dei periodi più lunghi di affinamento, di norma in botti di rovere, avrà sicuramente un costo molto più alto di un suo simile non riserva, proprio a causa dei maggiori investimenti che ne determineranno una qualità e una longevità maggiore.
- Vitigno: è questo un fattore fuorviante. Il tipo di vitigno non determina il prezzo del vino. Di fatto se pensiamo al Nebbiolo, possiamo trovarlo nella grande distribuzione a meno di 2€, tuttavia è anche alla base dei nobili Barolo e Barbaresco.
- Sommelier ed assaggiatori: sono i cosiddetti esperti di vino, coloro che attraverso la degustazione riescono a descrivere la qualità del prodotto. Va da sé che trattandosi di persone di una certa autorevolezza influenzano le scelte non solo dei consumatori, ma anche dei ristoratori e di conseguenza l’andamento di determinati vini sul mercato.
Nel passaggio dal produttore al consumatore, infine, il prezzo del vino aumenta sensibilmente in base a quanti attori sono coinvolti nel processo, grossisti, distributori, rappresentanti e così via.
Prezzo del Vino: questioni di Marketing
Il Marketing è quel ramo dell’economia che studia le fasi di posizionamento del prodotto sul mercato fino alla vendita.
È rendere eccezionale un prodotto fuori, appetibile agli occhi del consumatore, poiché l’acquisto e la l’assaggio saranno solo step successivi.
Anche il vino segue i parametri della comunicazione visuale: etichetta, packaging, forma della bottiglia e perfino il tappo.
Chiaramente nel prezzo del vino rientrano anche tutti questi costi per così dire speciali, quindi la comunicazione, l’innovazione e la ricerca e sviluppo, fondamentali per distinguersi in un mare magnum di ordinarietà.
Molti produttori giovani che si affacciano sul mercato mondiale puntano tutto sulla comunicazione. Ed ecco spuntare bottiglie di vino dalle etichette colorate e originali che fanno la differenza.
Interessante vedere come le etichette del Sud America (Cile e Argentina) sposano in pieno quest’approccio al branding visuale.
È ormai un dato di fatto.
Mentre in passato la zona di produzione era il punto di riferimento per eccellenza nella scelta di un vino, oggi i consumatori si affidano alle etichette.
Vengono attratti dal packaging e scelgono un vino in base anche alle informazioni in esso contenute.
Ancora oggi molti produttori si rifiutano di investire nella comunicazione perché forti del nome che da anni li contraddistinguono.
Niente di più sbagliato.
Se è vero che un Amarone o un Chianti Classico non hanno bisogno di spiegazioni, è altrettanto vero che il consumatore va conquistato giorno per giorno, perché la fidelizzazione non è mai un dato di fatto e, in un mondo sempre più globalizzato, dove la concorrenza non ha limiti, non si può tralasciare nessun aspetto.
E se per molti il Marketing resta ancora poco esplorato ci sono già nuove sfide da affrontare, si tratta del Marketing Digitale: ovvero vendere il vino attraverso i social o il web più in generale.
Insomma, è chiaro che tutti questi aspetti contribuiscono a comporre il prezzo del vino, che sia esso un vino di altissima qualità, mediocre, famoso o sconosciuto.
Il consumatore ha oggi molti più canali per informarsi prima dell’acquisto, per conoscere la storia della cantina, le caratteristiche del vino, i metodi seguiti per la produzione.
E tu cosa ne pensi dei prezzi del vino? Qual è la tua esperienza?
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