(si ringrazia l’ufficio stampa del Comune di Greve in Chianti per la gentile concessione dell’immagine)
Sabato 8 settembre ho partecipato, per la seconda volta, alla 48° edizione dell’Expo del Chianti Classico, sempre allestita nella Piazza principale di Greve in Chianti, cuore pulsante di una delle zone storiche e più prestigiose della produzione di questa pregiata Denominazione.
La giornata è stata intensa, vuoi per il clima ancora molto estivo, vuoi per i numerosi banchi di assaggio “apparecchiati” in piazza e pronti ad attendere appassionati, operatori, addetti ai lavori e curiosi a deliziarsi il palato di questo fantastico nettare che è il Chianti Classico, ma non solo,
Tante le aziende presenti – oltre 60 – molte delle quali proprio della zona di Greve e dintorni, tra più rappresentative de: Radda in Chianti, Castellina, Gaiole, ecc. a presentare i loro vini.
Piacevole ritrovare tanti produttori già incontrati nelle passate edizioni, salutare volti conosciuti più o meno “famosi” ai più ma anche, soprattutto, conoscere e scoprirne di nuovi (per la sottoscritta almeno!).
Cantina Caparsa
Sempre in cerca di piccole cantine o comunque meno “blasonate”, munita del flyer con l’elenco di produttori presenti – fornito insieme al calice e porta calice – inizio il giro di degustazioni puntando diretta all’azienda Caparsa – http://www.caparsa.it/ e ritrovare il titolare, Paolo Cianferoni (con i suoi innumerevoli e simpati figli – tutti uguali a lui! – presenti al banco di assaggio) dal quale ascolto sempre con grande interesse ogni cosa racconti sulla produzione del suo vino.
Degusto il Chianti Classico Caparsino Riserva 2013 e 2011 solo da Sangiovese in purezza e riconfermo quanto mi piacciano questi vini perché la passione e la loro personale versione di Chianti Classico che vengono trasmesse nel calice sono bellissime!
Non mi fermo e mi rinfresco la memoria anche con il Doccio a Matteo Riserva 2012 (95% Sangiovese, 5% Colorino e Ancelotta) l’altro Chianti Classico che produce Paolo e che resta uno tra i miei preferiti per come mi colpisce ogni volta al naso e al palato.
La prova che mi piace il Sangiovese, espresso nel Chianti Classico almeno sicuramente…perché si sa… vado in giro a dire che non sia il mio vitigno preferito, ma sotto sotto invece…
Campocorto
Mi fermo con curiosità al banco di Campocorto http://campocorto.it/ incuriosita da alcune cartoline e un libretto che vedo in mezzo alle bottiglie e da un catalogo molto bello.
Si tratta della raccolta in foto delle opere dal 1958 ai giorni nostri del Sig. Mauro Monnecchi, titolare dell’azienda vinicola e artista di talento.
L’azienda è composta da meno di 4 ettari di vigneto, una vera chicca che Mauro coltiva con grande amore e dedizione e da cui nascono circa 2400 bottiglie all’anno soltanto.
Lui è un bel signore sprint sull’80ina ma che ne dimostra tanti di meno! Sarà la passione per l’arte o sarà il vino ad averlo mantenuto così bene? Probabilmente entrambe!
Affiancato dal gentilissimo responsabile della produzione, mi fa assaggiare il loro Chianti Classico 2013 – molto piacevole e intenso, si sentono la cura e l’attenzione di una piccola produzione – e l’IGT Curiale composto da Sangiovese e Merlot che, dopo la vinificazione viene lasciato riposare 24 mesi in barriques e di cui ogni anno vengono prodotte soltanto 500/800 bottiglie: un vino eccellente per pochi fortunati!
Barlettaio
Next stop: Il Barlettaio http://www.barlettaio.it/
Un’altra piacevole conferma tra le mie conoscenze e preferenze di piccoli produttori del CC!
Degusto, per iniziare, i Chianti Classico 2013 e 2014, identicamente prodotti da Sangiovese 100% affinati 24 mesi in barriques e poi 12 mesi in bottiglia e tutti e due di ottima beva, intensità e persistenza. Il caro Sig. Francesco mi fa assaggiare anche l’IGT fatto sempre da Sangiovese in purezza ma che affina per 8 mesi in botti di rovere di Borgogna e poi 10 mesi almeno in bottiglia. UNA BOMBA, l’ho adorato!
In attesa di riuscire ad andare a trovarli tutti in azienda, mi compiaccio ogni anno di come questo piccolo grande evento di Greve in Chianti regali belle soddisfazioni, sia in termini di qualità dei prodotti proposti, che della genuinità e valore delle persone che li producono. Grazie! See U in 2019!
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Cin-Cin!