Il Chianti Classico è una delle eccellenze italiane più amate e apprezzate in tutto il mondo. I motivi del suo successo sono molteplici, come la sua complessità aromatica, ottenuta grazie al rigoroso rispetto del disciplinare di produzione, che stabilisce norme precise sulla coltivazione delle vigne e sulle tecniche di vinificazione.
Tipologie di Chianti Classico
Il Chianti Classico si distingue in:
- Chianti Classico Riserva: si tratta di un vino complesso e strutturato, che viene ottenuto dall’invecchiamento del vino per 24 mesi, di cui almeno 3 in bottiglia. Ciò permette di sviluppare un bouquet aromatico particolarmente intenso, con sfumature di vaniglia, tabacco e note fruttate. Grazie alla sua eleganza, un Chianti Classico Riserva DOCG costituisce il perfetto abbinamento per pietanze strutturate e saporite;
- Chianti Classico Annata: è un vino giovane, fresco, pensato per essere bevuto dopo pochi anni dalla vendemmia. Il profilo aromatico presenta note di amarena e violetta, mentre il gusto è vivace e fruttato. Grazie alla sua bevibilità, può essere consumato quotidianamente, in abbinamento a piatti leggeri;
- Gran Selezione: è un vino che si presenta elegante al palato, prodotto utilizzando solo uve provenienti da una singola vigna. In questo caso l’invecchiamento è di almeno 30 mesi (di cui 3 di affinamento in bottiglia). Si distingue per le sue note aromatiche complesse, speziate, con sentori di frutta secca e frutti di bosco. I tannini sono setosi e morbidi, e ciò permette di ottenere una struttura armoniosa del vino. La produzione del Chianti Gran Selezione è sottoposta a rigide regole di qualità e ogni bottiglia deve superare una scrupolosa analisi per ottenere un certificato d’idoneità che ne garantisca l’eccellenza.
Come abbinare il vino Chianti Classico DOCG a tavola
Il vino Chianti Classico DOCG è sicuramente un vino molto versatile, capace di sposarsi bene con tanti piatti della cucina italiana, specie quelli appartenenti alla tradizione toscana come, ad esempio, il caciucco alla livornese, zuppa di fagioli bianchi, il peposo e la trippa. A seconda della tipologia di Chianti è possibile pensare a un abbinamento: ad esempio, il Chianti giovane si addice a un aperitivo non leggero, oppure ai primi piatti di ragù, formaggi non troppo stagionati e carni bianche come il pollo e il coniglio; in realtà è possibile abbinarlo anche a piatti appartenenti alla cucina asiatica, caratterizzata da sapori piccanti e molto speziati. Per il vino Chianti Classico DOCG, molto più strutturato e profumato, è consigliabile un abbinamento con carni rosse, come una bistecca al sangue, grigliate e arrosti; per i piatti a base di selvaggina, invece, come una polenta con sugo di cinghiale, brasati o gli stracotti, è consigliabile abbinare un Chianti Classico Gran selezione.
Come servire il Chianti correttamente
Per poter degustare al meglio il Chianti è necessario saperlo servire correttamente. In genere una bottiglia di questo vino andrebbe aperta almeno un’ora prima della degustazione. Nel caso in cui si tratta di un Chianti con un affinamento più longevo, è consigliabile stapparlo almeno due ore prima della degustazione. Inoltre, con riferimento alla temperatura, prima di stappare la bottiglia è importante ricordarsi di portarla alla temperatura ideale. Per un Chianti giovane e leggero, è consigliabile una temperatura che oscilla dai 15 ai 18 gradi. Viceversa, per un Chianti più strutturato, come ad esempio il Classico riserva o gran selezione, è consigliabile una temperatura non superiore ai 20 gradi.