fontane di vino con le bottiglie

Esperta di internazionalizzazione d'impresa e di Paesi lusofoni. Social media manager e web content. Eclettica, appassionata di viaggi, sempre alla scoperta di nuove esperienze.

 

 

Quello che tutti gli enofili vorrebbero?

Fontane di vino!

Invece dell’acqua dalle fontane pubbliche sgorga vino, tutti i giorni, 24 ore su 24.

In realtà non sono poi così comuni e molto spesso vengono attivate solo in concomitanza con alcuni eventi e manifestazioni specifiche.

Ma non possiamo lasciarci sfuggire una simile ghiotta occasione, per cui scopriamo dove trovare le fontane di vino e quando andarci.

 

Fontane di Vino in Italia…

L’Italia è la culla per eccellenza dell’arte e della storia, ricca di fontane famose in tutto il mondo e celebrate anche in celebri film.

Tuttavia una fontana del tutto particolare è quella inaugurata in Abruzzo lo scorso ottobre: una fontana di vino!

Si tratta della prima fontana di vino in Italia, e precisamente a Villa Caldari, frazione di Ortona, un piccolo paesino bagnato dal Mare Adriatico, dove si potrà degustare gratuitamente il Montepulciano d’Abruzzo.

La fontana è stata progettata dall’architetto Rocco Valentini ed è stata voluta e sostenuta da Nicola D’Auria, titolare della cantina Dora Sarchese.

Un vanto per il nostro paese e un motivo in più per visitare le bellezze della regione ed incentivare il turismo enogastronomico.

Da questa cittadina inizia il Cammino di San Tommaso che termina a Roma, su ispirazione del più famoso Cammino di Santiago, di cui parleremo a breve.

Ma l’Abruzzo non è l’unica regione a vantare una fontana di vino.

Quella più a sud si trova a Carosino, in provincia di Taranto.

Si narra che sia la fontana di vino più grande d’Europa e che “trasformi l’acqua in vino” esclusivamente durante la Sagra del Vino, evento imperdibile che si svolge a metà settembre, tutti gli anni, ormai da oltre 50 anni.

La sagra apre i battenti proprio con l’accensione della fontana che regalerà ai presenti 20 quintali di vino Primitivo della Cantina Marinelli di Carosino.

Appena fuori Roma, a Marino, nella famosa zona dei Castelli Romani, la prima domenica di ottobre ci imbattiamo nella Sagra dell’Uva.

Qui diverse fontane aprono i rubinetti con del buon vino, ma la più importante è la cosiddetta Fontana dei Quattro Mori, in Piazza Matteotti.

A San Floriano del Colle, in provincia di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia, si tiene ogni anno agli inizi di giugno la festa dedicata al vino, chiamata Likof.

È doveroso brindare con il vino bianco, prettamente friulano, che sgorga dalla fontana in occasione di questa festa.

In realtà queste ultime fontane a differenza di quella di Ortona si attivano solo durante le citate manifestazioni legate al vino.

 

…e altrove

Oltre confine vale la pena citare la città di Budapest, dove la storia si tinge di giallo e diventa enigmatica.

Sotto le mura di pietra di un palazzo del tredicesimo secolo si nasconde il Labirinto di Buda, fatto di strade e corridoi tortuosi, voluto all’epoca, tra il 1400 e il 1500 dal Re d’Ungheria Mattia Corvino.

Strane e oscure leggende ruotano intorno alla storia delle grotte, situate quasi 16 metri al di sotto della capitale ungherese, riconosciute nel 1987 come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il labirinto è servito nella storia anche come prigione sotterranea, con altrettante camere di tortura.

Si narra che Vlad Tepes, il Voivod di Valacchia, sia stato rinchiuso non si sa per quanto tempo tra quelle mura e  che abbia ispirato Bram Stocker nella redazione del suo romanzo sul vampiro Dracula.

La fontana di vino, ricoperta di vite, si trova lungo questi tunnel e distribuiva vino a tutti i turisti fino al 2011, anno in cui ci fu un’irruzione improvvisa e inspiegabile della polizia.

Da allora il labirito è stato chiuso rendendo ancora più fitto l’alone di mistero che lo circonda.

Lasciamo l’Ungheria e spostiamoci in Spagna, lungo il Cammino di Santiago di Compostela, il percorso religioso di 800 km più famoso al mondo, i pellegrini possono incontrare una fontana di vino.

Precisamente nella città di Estella, nella Comunità Autonoma di Navarra, la Cantina di Irache vi ha costruito, nel 1991, una fontana in pietra per dissetare il pellegrino con del buon vino.

Anche questa fontana è aperta tutti i giorni a tutte le ore, come quella di Ortona volutamente ispirata alla cittadina spagnola.

Accanto alla fontana si legge:

“A bere senza abusarne t’invitiamo. Ma per poterlo trasportare, il vino, deve essere comprato. Pellegrino se vuoi arrivare a Santiago con forza e vitalità di questo vino puoi berne un sorso e brindare per la felicità”.

Lungo il Cammino di Santiago, la città di Estella è sicuramente tra le più importanti.

Si trovano testimonianze di questa città nel V libro del Codex Calixtinus, ovvero l’antica guida medievale che tracciava il percorso per giungere nella città di Santiago de Compostela.

“Fértil en buen pan y excelente vino, así como carne y pescado, y abastecida de todo tipo de bienes….un río de agua dulce, sana y extraordinaria” (“Fertile con buon pane ed eccellente vino,  carne e pesce, e fornita di tutti i tipi di beni…un fiume d’ acqua dolce, sana e straordinaria”).

Hai mai bevuto da una fontana di vino?

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