Natale, ma anche compleanno, occasione speciale, festività o semplice invito a cena, il dilemma è sempre lo stesso: come scegliere un vino da regalare per non fare brutta figura?
Per il 2018 le cose non cambiano
Ci sono dei semplici accorgimenti che si possono mettere in pratica per non sbagliare.
Sicuramente tutto è molto più semplice se si conosce la persona a cui fare il regalo e, in particolare, le sue preferenze, ovvero se è un intenditore o un semplice amatore, se preferisce i rossi ai bianchi.
O, trattandosi di una cena, conoscere il menu faciliterà senz’altro l’abbinamento. Sul web ci sono diversi siti a cui far riferimento per poter capire qual è l’abbinamento vino-cibo perfetto.
Tuttavia non disperiamo.
Di seguito alcuni piccoli suggerimenti da poter seguire e fare comunque un figurone.
5 consigli utili per scegliere il vino
- Il destinatario: il punto di partenza per ogni regalo che si rispetti è il suo destinatario, a maggior ragione se si tratta di vino. Chiaramente il primo vincolo è l’età. È stato ampiamente confermato che al di sopra dei 24 anni il vino come regalo è ben accetto. Da una ricerca di Vinitaly è emerso, inoltre, che ci sono differenze di gusti in base al genere. Le donne preferiscono il bianco frizzante e floreale, mentre gli uomini il rosso fermo o bianchi secchi poco aromatici. Eppure si sa le statistiche lasciano il tempo che trovano, io ad esempio, da donna preferisco smentire e sorseggiare un buon bianco secco 😉
Sempre in tema di destinatario, se si tratta di un semplice amatore possiamo optare per un vino più dolce e profumato che apprezzerà sicuramente, possiamo acquistare ad esempio un Amarone della Valpolicella, piuttosto che un Barolo, un Chianti Classico, un Brunello di Montalcino, tutti rigorosamente riserva, ovvero più pregiati. Nel caso si tratti di un esperto meglio un vino più austero e sicuramente più ricercato e poco commerciale, magari dall’etichetta importante e premiata.
- Leggere l’etichetta: non è per nulla semplice, è vero, soprattutto se non si è intenditori. Tuttavia ci sono dei semplici passi da seguire per scegliere il vino perfetto. Prediligere le espressioni “imbottigliato all’origine da”, “prodotto e imbottigliato da” o ancora “imbottigliato all’origine dalla cantina”. Questo perché molto spesso significa che le uve, il vino e l’imbottigliamento sono tutti processi effettuati da un’unica cantina, non ci sono terze parti in gioco. Ben più importante, inoltre, la cantina ci mette per così dire la faccia, per cui quasi sicuramente non vorrà proporre un prodotto scadente.
Sempre in etichetta fare attenzione alle diciture DOC, DOCG, IGT. In particolar modo se decidiamo di acquistare il vino in un supermercato optiamo per le DOP (DOC e DOCG) e verifichiamo che effettivamente il vino sia stato imbottigliato nella zona di vocazione.
Le IGT prevedono ad esempio che un 15% del vino possa provenire da fuori regione.
Infine da scartare il vino da tavola, nella gerarchia dei vini italiani occupa l’ultimo posto.
- Il prezzo: il processo produttivo costa, non ci sono altri modi per dirlo. Per cui comprare un vino in un supermercato ad un prezzo al di sotto dei cinque euro deve spingerci a qualche riflessione. Ci sono i costi legati alla raccolta dell’uva, quelli legati al processo dell’imbottigliamento, vetro, etichetta, tappo. Poi ci sono i costi legati ai margini e ai ricarichi vari più l’iva. Insomma al di sotto dei cinque euro è raro trovare un vino di qualità. Tuttavia vi possono essere piccole cantine, poco note, che producono ottimi vini a prezzi contenuti…basta scovarle. Per approfondire quali sono tutte le variabile legate al prezzo del vino, leggi anche “Il prezzo del Vino è sempre giusto? Da cosa dipende?”.
- I punteggi: come per le statistiche anche i punteggi non sempre risultano essere metri di giudizio insindacabili. Vanno comunque tenuti in considerazione e non sottovalutati, soprattutto quelli più rinomati. Sono giudizi espressi da intenditori, esperti sommelier, che della degustazione ne hanno fatto un mestiere. I più importanti premi e riconoscimenti che si possono assegnare ad un vino e che possiamo ritrovare in etichetta sono: Wine Spectator, Gambero Rosso, James Suckling, eRobert Parker.com.
- Comprare il vino dal produttore: può sembrare azzardato ma la vasta scelta che si ha nella grande distribuzione è spesso fuorviante. La conservazione non è ottimale, con le luci così forti e le bottiglie tenute in verticale, per cui già si perde in partenza. L’ideale sarebbe rivolgersi alla cantina, al produttore proprio perché essendo un esperto in materia saprà anche consigliare a dovere. Potremmo comprare in tal modo un vino da regalare davvero di qualità e non cadere nella banalità del vino industriale. Anche un’enoteca può essere una valida alternativa ad un troppo scontato supermercato.
Come sempre la scelta finale è soggettiva, raccontaci la tua esperienza. Hai comprato un vino da regalare? Per quale occasione per un calice di vino?
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