Il vino è donna (es 2015 – az. gianfranco fino)
Qualche settimana fa a Manduria, nell’ incredibile cornice de “La Masseria del Sale”, colta dall’ improvvisa curiosità di trovare un vino che potesse raccontarmi di quella bella e rossa terra e mi sono imbattuta nell’ “ES” di Gianfranco Fino, anno 2015.
Accomodata al mio tavolo ero troppo concentrata sul vino per accorgermi che, mentre veniva stappata la bottiglia, una fascinosa signora si stava avvicinando, portando con sé un ammaliante profumo di marmellata di Visciole.
La Donna, che definirei elegante e dotata di una leggera vena di superbia, aveva la carnagione lievemente olivastra, i capelli scuri raccolti morbidi dietro la nuca e indossava un bell’ abito nero con riflessi porpora che ne valorizzava il fisico prosperoso.
Provavo un senso di curiosità e di disarmante stupore nei confronti di quella presenza, ma aspettavo pazientemente che la Donna si presentasse e nel mentre avvicinavo il calice al naso.
Anche a distanza quel suo profumo di Visciole, adesso sotto spirito, mi annebbiava la mente, tanto da aver bisogno di qualche minuto di concentrazione in più per scendere nel mare porpora del calice e tirarne, poi, fuori un bel fico secco, dell’amarena sciroppata, una rinfrescante aria balsamica, fatta di menta e eucalipto, e ancora cannella, pepe nero e dello zenzero candito.
La Signora rimaneva ferma a guardarmi senza dare l’idea di voler parlare e io, nell’ attesa che si decidesse a giustificare la sua presenza , assaporavo lentamente quel nettare viola che tenevo tra le mani.
L’intensità di quel vino era talmente carica di sapore da lasciarmi per qualche minuto spaesata e senza parole.
Ripenso a quel momento e mi accorgo di aver conosciuto un vino caldo e avvolgente, che sprigiona la dolcezza del frutto al naso e coerentemente anche al sorso e che possiede un velluto morbido che incanta la bocca.
Il finale, poi, di cioccolato alla ciliegia e menta, leggermente tostato è da lasciare senza fiato e mai sazi, questo è certo.
Una bottiglia da contemplazione, che richiede tempo per perdersi tra le sue densità e intensità, per comprenderla e per lasciarle raccontare tutte le storie di quella Terra antica.
A quel punto, non so dopo quanto tempo, ho alzato gli occhi per vedere se la donna fosse finalmente pronta a presentarsi, ma l’ho vista in piedi che si accingeva ad andarsene e salutava dicendomi “Statemi Bene”.
Ho capito solo in quell’ attimo di averla appena conosciuta.
E’ proprio vero, la terra è Donna, ma il Vino non è da meno.
Ilaria Giardini
Foto: @Corazza.space e @Pill Pics
Link Instagram : https://www.instagram.com/ilaria_wine_gardens
Bravissima, descrizione fantastica, di fronte ad un buon vino❤
grazie mille Raffaela e salute a te!
Vino e letteratura. Complimenti Ilaria!
Grazie Vanessa!!
Fai..fai venire voglia di assaggiarlo anche a me che D sono astemia … bellissimo! Brava!!
Che bello, grazie a te!! E comunque il vino puoi sempre annusarlo e assaggiarlo se sei curiosa! 🙂
Articolo bellissimo e travolgente, a metà tra il sogno, la visione, e la degustazione. Un modo meraviglioso per raccontare un vino!
Grazie di cuore!
Bello appassionante! Potresti sentire la vita che scorre in un bicchiere di vino!! Complimenti 👍😆
Ti ringrazio! Salute